Tra i partecipanti al mio percorso di formazione, in questi ultimi incontri, si è parlato della presenza sulle piattaforme di streaming di una serie tv sulle Costellazioni Familiari.
Credo sia la prima serie tv in assoluto non solo a parlare di questo tema, ma di farne argomento centrale della narrazione. Sono quindi stato incuriosito da questa serie televisiva che ha catturato l’attenzione con una coraggiosa esplorazione delle dinamiche familiari attraverso il filtro delle costellazioni. La serie, intitolata “Another Self”, mi ha spinto a riflettere su come le nostre pratiche terapeutiche vengano rappresentate e interpretate nel panorama mediatico.
Dopo aver visto con interesse tutte le puntate, mi sono reso conto che “Another Self” é davvero curiosa e particolare. In questa serie televisiva, non solo osserviamo vicende personali e intrecci emotivi, ma ci addentriamo anche nell’ambito psicologico in cui le relazioni familiari vengono scrutate attraverso una lente terapeutica.
Chiarezza e comprensibilità, ma eccessiva semplificazione
Una delle qualità più lodate, dalle persone con cui ho condiviso la visione di “Another Self”, è la sua capacità di rendere accessibili concetti complessi legati alle costellazioni familiari anche a un pubblico non specializzato. La chiarezza e la comprensibilità permettono agli spettatori di immergersi in un mondo sconosciuto senza sentirsi sopraffatti dalla complessità degli argomenti trattati.
Mentre apprezzo questo slancio nel mostrare al pubblico in modo semplice quella che è la mia più grande passione, tuttavia non posso ignorare i possibili rischi di una tale semplificazione. Mentre “Another Self” cerca di rendere accessibile il concetto di costellazioni familiari al grande pubblico, c’è il pericolo che semplifichi eccessivamente le complesse relazioni familiari, riducendole a schemi predefiniti e stereotipi. In questo modo, la serie potrebbe finire per offrire una rappresentazione superficiale delle vere sfide affrontate da chi si approccia alle costellazioni familiari. Potrebbe risultare difficile, quindi, cogliere la ricchezza e la complessità delle esperienze umane.
Un merito indubbio di “Another Self” è la sua capacità di esplorare le relazioni familiari evidenziando il legame tra passato e presente. Attraverso le costellazioni familiari, la serie ci mostra come eventi passati possano gettare un’ombra su dinamiche familiari attuali, rivelando l’importanza di affrontare e risolvere i traumi del passato per costruire relazioni più sane e significative nel presente. Questo messaggio di speranza e guarigione emotiva aggiunge una dimensione toccante alla trama, suggerendo che, nonostante le difficoltà, è possibile fare pace con il proprio passato e, quindi, con il proprio presente.
Il rischio di uscire dai limiti e generalizzare
Quello che, in alcune puntate manca alla serie tv, è forse una rappresentazione più bilanciata e critica di questa pratica terapeutica. Come ogni metodo, anche quello delle Costellazioni familiari ha i suoi limiti. Mentre le costellazioni possono essere uno strumento efficace per certi problemi emotivi e familiari, sarebbe stato per me importante evidenziare il campo di intervento di questo metodo. Campo che è ben definito, ha dei limiti e a volte richiede l’intervento di altre figure professionali. Nessun costellatore, come invece accade nella serie tv, potrà mai guarire una persona da una grave malattia per cui sono necessarie terapie mediche farmacologiche. Una rappresentazione più equilibrata avrebbe potuto offrire una visione più completa delle possibilità e delle sfide legate a questa pratica terapeutica.
Per quanto sia lodevole il coraggio di “Another Self”, il rischio è che si generalizzino eccessivamente le esperienze familiari, suggerendo che le costellazioni familiari siano una soluzione universale per tutti i problemi. Mentre la serie offre un’opportunità unica di esplorare le dinamiche familiari, è importante ricordare che ogni famiglia è particolare e complessa e ciò che funziona per una potrebbe non funzionare per un’altra. In questo senso, è essenziale adottare un approccio individualizzato e contestualizzato nella pratica delle costellazioni familiari. Mi rendo conto che su uno schermo questo sarebbe stato molto difficile…
In conclusione, “Another Self” offre una prospettiva intrigante sull costellazioni familiari, esplorando questo approccio attraverso la televisione. Sono contento che se ne parli, che possa raggiungere sempre più persone e che possa instillare in qualcuno anche solo un briciolo di curiosità. È molto importante mantenere uno sguardo critico e obiettivo mentre guardiamo nella serie le sessioni di costellazioni familiari, ovviamente romanzate per il pubblico. La serie tv rimane comunque un ottimo strumento per far conoscere, incuriosire e avvicinare il pubblico al mondo delle Costellazioni Familiari.